L’indagato ha intrattenuto numerose conversazioni via chat WhatsApp e incontri con terzi soggetti, anche minori, con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento.
Gli agenti del reparto “Polizia di Prossimità” della Polizia Municipale di Torino, insieme alla Polizia giudiziaria e alla Guardia di Finanza della Procura della Repubblica di Torino, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica dottor Mario Bendoni, stamane hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Torino di un quarantenne, residente in provincia di Cuneo, che compiva atti sessuali in cambio di denaro con minorenni.
L’indagine è nata da una segnalazione dei servizi sociali alla Procura della Repubblica in cui veniva indicato che un minorenne era in contatto con adulti con i quali consumava rapporti sessuali a pagamento.
Successivamente si è proceduto con intercettazioni telefoniche e con una perquisizione domiciliare.
Dall’analisi dei supporti informatici sequestrati è emerso che l’indagato (all’epoca dei fatti arbitro di calcio nelle categorie giovanili) aveva intrattenuto numerose conversazioni via chat (WhatsApp) e incontri con terzi soggetti, anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento.
A seguito di accurate e approfondite indagini di polizia giudiziaria sono state identificate le vittime e sono state raccolte le testimonianze.